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Alimentazione e lavoro
Corso FAD ECM per tecnici ortopedici
Perché seguire questo corso FAD ECM su alimentazione e lavoro
Si dà spesso poca importanza al cibo sul lavoro, in realtà sul luogo di lavoro possono essere svolte diverse attività volte alla prevenzione, in particolare quelle rivolte alla modifica degli stili di vita tra cui un'alimentazione non sana o l'uso di alcol che può comportare gravi conseguenze sul lavoro anche a dosi piccole, per cui deve valere il principio "zero alcol sul lavoro".
Che cosa imparerai seguendo questo corso FAD ECM
Al termine del corso si avrà un quadro aggiornato su quanto si può fare sul lavoro per migliorare attraverso un'alimentazione corretta lo stato di salute e per evitare che incorrano incidenti anche gravi dovuti alla mancata attenzione e concentrazione per aver bevuto alcol nella pausa pranzo.
A chi è dedicato questo corso FAD ECM
Questo corso FAD ECM è dedicato in particolare al medico competente e ai tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, ma riguarda tutti gli operatori dei vari settori.
Che cosa comprende il corso FAD ECM
Il corso FAD ECM comprende un agile dossier composto da tre casi di pratica quotidiana mirati a definire scenari facilmente realizzabili di interventi da parte del medico competente riguardo alle abitudini alimentari sul lavoro.
All'interno di ogni caso vengono offerti approfondimenti che sintetizzano quanto noto in letteratura scientifica sull'argomento.
Ogni affermazione è sostenuta da un riferimento bibliografico, riportato al piede, per ampliare le proprie conoscenze.
Oltre al dossier è presente un questionario ECM randomizzato (con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette) e un questionario di gradimento con possibilità anche di lasciare commenti in aperto sul corso FAD ECM.
Cimentati con un caso del corso
Anna entra nella stanza salutando: “Buongiorno, dottore, come sta? Ci rivediamo come ogni anno e se siamo ancora qui tutti e due significa che... va bene!”
Il medico solleva la testa e sorride. Ricorda bene l’operaia, una persona solare e sempre di buon umore: “Anna, come sempre in forma e piena di spirito. Ti trovo bene, mi sembri anche dimagrita o sbaglio?”.
La donna, compiaciuta dell’osservazione del medico, risponde: “Dottore, ho perso due chili! Mi fa molto piacere che se ne sia accorto, meno male. Allora si vede! Mio marito non ha notato nulla, ma quello ormai non mi guarda nemmeno, lasciamo perdere”.
Il medico la guarda con espressione complice e divertita, poi controlla la cartella dell’operaria: 56 anni, valori nella norma, nessuna patologia cronica, nessun problema particolare se non qualche chilo di troppo legato alla menopausa. Tra sé e sé pensa che se fossero tutti così i suoi pazienti il suo lavoro sarebbe molto più semplice: “Anna, ci sono novità, hai qualcosa da segnalarmi?”.
“Nulla, dottore, grazie a Dio nessun problema. Ho troppe cose da fare e preoccupazioni tra marito, figli, lavoro e la casa. Cucina, lava, stira. Noi donne abbiamo due lavori, dottore. Per non parlare di mia suocera, non fa niente perché, dice lei, è anziana. Secondo me sta benissimo. In compenso critica tutto quello che faccio io. Insomma, non ho tempo per star male. Lo sa, dottore, quando sto davvero bene? Al lavoro. Quello che faccio mi piace e poi ho tanti amici tra i colleghi. Se finiamo velocemente, li raggiungo in trattoria. Ha presente la nuova trattoria vicino al cantiere, quella che hanno appena aperto? L’ha già provata, dottore?”
Il medico si toglie gli occhiali e si rilassa “No, in realtà”.
Anna piena di entusiasmo continua “Deve provarla. Si mangia benissimo. Piatti genuini e cucinati bene. E poi il prezzo è ottimo: 10 euro a prezzo fisso. Primo, secondo, contorno, caffè e pure un bel bicchiere di vino”.
Il medico rimette gli occhiali. Le ultime parole della donna suonano come un piccolo campanello di allarme, per cui cerca di capire meglio la situazione: “Anna vai tutti i giorni a questa nuova trattoria?”.
La donna risponde con entusiasmo: “Certo, ora che l’abbiamo scoperta è un momento fisso della mia giornata!”.
“E bevi il bicchiere di vino a pasto tutti giorni?”
Anna non tentenna. È evidente che è convinta di non fare nulla di sbagliato, ma la domanda e l’insistenza del medico cominciano a farle venire dei dubbi “Dottore, è solo un bicchiere, mentre mangio. Non mi farà mica male?”
Il medico cambia tono di voce e risponde in maniera decisa “Anna, non devi assolutamente bere quando lavori”.