Osteoporosi: le indicazioni per una gestione appropriata

Giovanna ha 51 anni, è una grande lavoratrice: insieme alla sorella possiede una piccola agenzia che promuove il turismo locale ed ecosostenibile, alternando visite in piccoli musei a giri in bicicletta per le colline. È anche mamma di tre figlie alle prese con l’università che la tengono molto impegnata sia fisicamente che mentalmente. Talvolta pensa che dovrebbe prendersi più cura di sé. Da quando è entrata in menopausa, un anno fa, spesso accusa lievi ma frequenti disturbi che l’hanno convinta a telefonare al suo ginecologo di fiducia e ad andare a far visita al suo medico di medicina generale.
“Giovanna!” esclama la dottoressa “la vedo spesso a fare commissioni, ma non ricordo l’ultima volta che è venuta qui per lei!”
“Ebbene, dottoressa, questa menopausa mi sta dando qualche fastidio: la cosa più insopportabile sono le vampate di calore! E ho anche un certo fastidio intimo, per cui ho prenotato una visita dal ginecologo che ha fatto nascere tutt’e tre le mie figlie”.
“Ha fatto bene, Giovanna, purtroppo il calo degli estrogeni nella menopausa causa molte alterazioni in tutto il corpo” spiega il medico.
“Ma poi sono venuta qui da lei, dottoressa, perché alla televisione sento sempre parlare del problema delle ossa nelle donne dopo la menopausa e questo mi spaventa più di tutto! Una collega mi ha consigliato di fare un esame che si chiama, aspetti che me lo sono scritto... ecco, MOC, che cosa ne dice lei?”