Reati contro il patrimonio culturale corso 2

L’avvocata Priscilla riceve la telefonata sul cellulare da un numero sconosciuto. Titubante, aspetta qualche momento prima di rispondere. “Pronto? Chi parla?” chiede dopo aver pigiato il tasto con la cornetta verde. Dall’altra parte una voce decisa: “Buonasera, avvocato, mi ha dato il suo numero un caro amico, si era rivolto a lei qualche anno fa, lo aveva difeso perché era stato accusato di ricettazione. Il mio amico la elogia sempre per l’ottima difesa, se fosse possibile vorrei che mi aiutasse per un problema analogo” spiega Roberto con tono concitato.
“Innanzitutto la ringrazio per la fiducia, ma ho bisogno che mi spieghi bene di che cosa si tratta”. “Sì dunque le spiego…”
“No aspetti” l’interrompe subito l’avvocato “non per telefono e non ora. Le chiedo di chiamare in studio domattina e fissare un appuntamento”.
La mattina seguente Roberto telefona in studio, fissa l’appuntamento e dopo un paio di giorni si presenta in studio.
“Piacere di conoscerla, sono l’avvocato Priscilla. Mi diceva al telefono che ha avuto il mio nome dal signor Bianchini?”
“Sì, mi ha sempre fatto elogi sul suo conto. Il mio amico aveva subito un processo in cui era stato imputato per ricettazione e grazie a lei è stato assolto”.
“Sì, certo, ricordo bene. Ma veniamo a lei, mi spieghi che cosa le è accaduto”.
“Dunque io mi occupo di arte, commercio opere d’arte. L’arte per me è una passione che mi ha trasmesso mio padre, ho sempre amato il mio lavoro solo che ora sto attraversando un periodo davvero difficile. Ho dovuto fare un po’ di diciamo così... manovre per far quadrare i conti… e ora la guardia di finanza mi ha denunciato dicendo che ho venduto un quadro che era stato rubato. Si tratta di un problema analogo a quello del mio amico Bianchini, anche io come lui sono stato incastrato!”
L’avvocato legge con attenzione le carte: “Beh, lascerei perdere i confronti con la questione del signor Bianchini, sia perché considero ogni cliente un caso a sé sia perché nel suo caso si tratterebbe di ricettazione di beni culturali e non di ricettazione ordinaria”.