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Diritto alla salute e diritto internazionale umanitario corso 1
Corso FAD
Perché è importante seguire questo corso FAD sul diritto alla salute e il diritto umanitario?
Il diritto alla salute è un diritto umano universale, riconosciuto da Costituzioni nazionali (come l’art. 32 della Costituzione italiana), trattati e convenzioni internazionali (ONU, OMS, Unione Europea) – ma la sua effettiva applicazione varia molto da Paese a Paese e incontra ostacoli economici, politici e sociali. Il corso aiuta a conoscere le fonti internazionali che lo tutelano – Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Costituzione dell’OMS, Patto sui diritti economici, sociali e culturali, Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e Carta Sociale Europea – e a comprendere gli obblighi positivi e negativi degli Stati, come garantire accesso alle cure senza discriminazioni e adottare misure per la piena attuazione del diritto alla salute.
Che cosa imparerai con questo corso
Con questo corso imparerai a comprendere il diritto alla salute come diritto umano universale, conoscere gli obblighi degli Stati, analizzare la relazione tra salute e dignità umana. Acquisirai una visione integrata tra salute, diritti umani e diritto internazionale, utile per orientare le tue decisioni professionali e promuovere la tutela della persona in ogni contesto, anche il più difficile.
A chi è dedicato questo corso
Il corso si rivolge agli avvocati, è accreditato dal CNF ed eroga 1 credito formativo.
Che cosa comprende il corso
Il corso si basa su un dossier nel quale è sintetizzata la normativa e la giurisprudenza più recente e su un caso pratico con cui cimentarsi. Nel rispetto della norma di accreditamento le domande del caso sono intervallate da domande nozionistiche.
Cimentati con un caso del corso
Mohamed, un giovane di 26 anni, appartiene alla minoranza Bantu, perseguitata nel suo Paese di origine, la Somalia dove la sua vita era in costante pericolo. Per sfuggire alle persecuzioni, Mohamed ha deciso di fuggire dalla Somalia, intraprendendo un lungo e pericoloso viaggio per giungere in Europa. Dopo mesi di cammino, fame e privazioni, Mohamed è arrivato in Italia su un’imbarcazione di fortuna. Stremato fisicamente, è stato soccorso da un’organizzazione non governativa. Gli esami medici hanno rivelato che Mohamed soffre di tubercolosi avanzata, una condizione che mette a rischio la sua vita. Inoltre, a causa delle esperienze vissute in Somalia e durante il viaggio, Mohamed soffre di disturbo da stress post traumatico.
Nonostante le sue gravi condizioni, l’accesso alle cure sanitarie in Italia gli viene negato a causa del suo status di migrante irregolare. Le strutture sanitarie locali lo inseriscono in una lunga lista d’attesa per i trattamenti medici necessari.
Mohamed è ospitato da Ibrahim, un amico e connazionale che vive in Italia da molti anni e che studia Giurisprudenza. Mohamed, scoraggiato, racconta a Ibrahim le sue difficoltà. Quest’ultimo ricorda che, al primo anno di università, aveva studiato la Costituzione italiana nel corso di Diritto Costituzionale e dice a Mohamed: “Sai, esiste un articolo della Costituzione italiana, l’articolo 32, che tutela il diritto alla salute. Però ho paura che sia un diritto limitato ai cittadini italiani o agli stranieri regolari come me… non so se possa essere d’aiuto per te finché non ottieni un permesso di soggiorno… però ti do il numero di un avvocato che ho conosciuto, lui saprà sicuramente aiutarti”.
Ibrahim dà a Mohamed il contatto di un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione e diritti umani che lo ha assistito nell’ottenere il permesso di soggiorno per asilo e accompagna il suo connazionale per fare da tramite linguistico.
Ibrahim racconta all’avvocato le vicende di Mohamed e chiude citando l’articolo 32 della Costituzione italiana.