Corso avanzato sull’uso di MedDRA nella codifica e nell’analisi dei dati di farmacovigilanza

Un sabato mattina di dicembre Mario si sveglia con un dolore fastidioso all’addome… Forse la sera prima ha mangiato un po’ troppo e l’aria fredda presa nel tragitto dal ristorante a casa ha fatto il resto. Beve una bella tisana calda e decide di ritornare a letto, visto che è sabato e può prendersela comoda. Dopo qualche ora si sente già meglio, ma preferisce rinunciare alla partita a calcetto in programma alla sera con gli amici.
A letto immerso nei suoi pensieri, rammenta quella volta in cui, una quindicina di anni fa, era andato in Pronto soccorso per un dolore addominale acuto che in quel caso con la tisana non era certo passato! Si trattava di una colica renale, quella volta… un dolore indimenticabile! E per di più, dopo che gli avevano somministrato l’antidolorifico era andato incontro ad altri problemi legati ai farmaci con cui era stato trattato e così, una volta dimesso, su consiglio di un suo amico farmacista, aveva compilato una scheda di segnalazione. “Chissà che fine ha fatto” si chiede tra sé, mentre si alza e apre il cassetto con tutta la sua documentazione sanitaria. “Eccola qua” dice estraendola dal cassetto e rileggendo la segnalazione che citava così: “Sono andato al Pronto soccorso perché da qualche ora avevo dei forti dolori alla pancia che arrivavano fino al basso ventre. Volevano farmi una iniezione di ketorolac intramuscolo, ma alla fine mi hanno detto di tenere il contenuto della fialetta sotto la lingua e di lì a poco ho iniziato ad avere una reazione, il medico l’ha definita eritema, alla faccia, specie attorno agli occhi, ai piedi e alle mani. Anche il battito cardiaco era molto accelerato, hanno detto che avevo 110 battiti al minuto. Poi mi hanno iniettato un farmaco antistaminico e tutto si è risolto”.