Amministrazione di sostegno e consenso alla vaccinazione COVID corso 2

Tre sorelle, Paola, Luisa e Maria hanno recentemente perso la madre a causa di COVID-19 dopo che il padre era mancato due anni fa.
Maria ha una grave disabilità motoria che le impedisce di camminare e un leggero problema cognitivo che non le impedisce però di comprendere e gestire le piccole faccende quotidiane, ma tale da non consentirle di vivere in autonomia, per cui da molti anni vive in una struttura. Finché era in vita, era la mamma che teneva i contatti con i responsabili della struttura e interveniva qualora vi fosse qualche problema.
“La situazione ora è abbastanza complicata” commentano Paola e Luisa con una comune amica “la perdita di mamma è già di per sé un grande dolore, poi in questo momento storico con questa pandemia ogni perdita è ancora più triste perché si rimane soli con il proprio dolore. Poi ci sono le questioni burocratiche legate all’eredità e non ci dimentichiamo i problemi di Maria!”.
“Capisco, vi ho nel cuore. Mi viene in mente che un’altra cara amica ha una situazione simile alla vostra perché ha un fratello disabile con gravi problemi cognitivi. Per far fronte a molti problemi ha nominato un amministratore di sostegno. Forse può essere utile anche a voi” dice l’amica che spiega loro di che cosa si tratta.
“Non sapevamo neppure esistesse” dice Luisa. “Ma la nostra situazione è diversa, Maria non ha gravi problemi cognitivi, potremo chiedere di nominare un amministratore di sostegno anche se il ritardo cognitivo di Maria è lieve?”.