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Piante medicinali: quali rischi
Questo corso, realizzato da Zadig in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, affronta i rischi per la salute associati all'uso di piante.
La crescente attenzione nei confronti dei prodotti a base di piante medicinali è attribuibile a diversi fattori. Da un lato una maggiore attenzione da parte del pubblico al benessere, oltre che alla salute, e dall’altro l’aumentata disponibilità di rimedi naturali reperibili in farmacie, erboristerie e nella grande distribuzione organizzata. Inoltre, le strategie di marketing e i messaggi pubblicitari provenienti dai mass media attribuiscono a questi prodotti numerose proprietà benefiche per la salute, sia fisica sia mentale, rendendoli attraenti per il pubblico.
D’altra parte, è sempre più diffusa la tendenza all’automedicazione e la propensione all’utilizzo di rimedi provenienti dal mondo vegetale, spesso nell’errata convinzione che l’origine naturale sia garanzia di sicurezza. A livello di opinione pubblica e, talvolta, anche tra gli operatori sanitari, domina l’idea che le piante officinali siano sostanzialmente innocue e pertanto vengono abitualmente impiegate come forma di automedicazione, spesso senza informare il medico curante.
La realtà dimostra che “sicuro” e “naturale” non sono sinonimi.
Le piante officinali infatti contengono numerosi costituenti chimici, alcuni dei quali spesso devono ancora essere caratterizzati riguardo ai loro effetti.
Cimentati con un caso del corso
Guido è un uomo di 61 anni che dopo una brillante carriera come ingegnere ha raggiunto l’ambito traguardo della pensione. Ha sempre goduto di buona salute, ma da circa tre mesi ha iniziato una terapia con warfarin a causa di una trombosi venosa profonda. La vita da pensionato tanto attesa non è così rilassante come immaginava. La moglie Rossana, casalinga, non gli dà tregua e da quando è a casa ne approfitta affidandogli gran parte delle faccende domestiche e non.
“Guido, oggi ti sei dimenticato di stendere i panni, ieri di andare in posta e una settimana fa di andare a prendere tuo nipote a scuola... potrei scrivere un libro con le tue dimenticanze. Mi sembra che stai perdendo i colpi, caro! Forse è il caso che inizi anche tu a prendere l’integratore per la memoria che sto usando io. Non che ti possa fare molto... è naturale e di sicuro troppo leggero per te!” esclama Rossana con tono canzonatorio mostrandoglielo.