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La pubblicità degli studi legali - Corso 2
Corso FAD
MATERIA OBBLIGATORIA
Il corso, accreditato dal CNF, analizza e commenta, alla luce della più recente giurisprudenza, le principali fonti normative e gli articoli del Codice Deontologico che prendono in esame la pubblicità e le informazioni pubbliche relative agli studi legali.
In particolare, si prendono in esame:
- Art. 10 Legge n. 247 del 31 dicembre 2012 (Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense) – Informazioni sull’esercizio della professione
- Art. 17 Codice Deontologico – Informazione sull’esercizio dell’attività professionale
- Art. 35 Codice Deontologico – Dovere di corretta informazione
- Art. 37 Codice Deontologico – Divieto di accaparramento di clientela
- Art. 2 Decreto Legge 4 luglio 2006 n. 223 (Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale) - Disposizioni urgenti per la tutela della concorrenza nel settore dei servizi
professionali - Art. 4 D.P.R. n. 137 del 7 agosto 2012 (Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali) – Libera concorrenza e pubblicità informativa
Cimentati con un caso del corso
Giunta in Ospedale a seguito di un incidente stradale occorso mentre era in bicicletta, l’avvocato Wanda Greti è ricoverata presso il reparto di traumatologia per le lesioni riportate. Dopo averle fatto l’iniezione per l’antitetanica, l’infermiera porge a Greta un biglietto da visita: “Non so se è interessata, ma abbiamo il nome di questo avvocato, Mara Baciotti, è specializzata in incidenti stradali. So che in vari casi ha fatto ottenere ai nostri pazienti un risarcimento piuttosto alto”. Greta, ancora frastornata dall’incidente, prende il biglietto da visita dell’avvocato Baciotti e mormora un grazie. Dopodiché, lasciata uscire l’infermiera e data un’occhiata più approfondita al biglietto, si gira verso il compagno di stanza, ingessato dal bacino in giù, e chiede: “Mi scusi, anche a lei hanno lasciato questo biglietto?”. Ricevendo un assenso dall’uomo, continua: “No, perché sa, sono anche io un avvocato e questa procedura è assolutamente scorretta dal punto di vista deontologico”.